Assessment, sviluppo, implementazione: le 3 fasi di un piano di miglioramento aziendale
In uno dei nostri precedenti articoli abbiamo affrontato il tema del piano di attuazione nell’ambito di un progetto di miglioramento continuo, spiegando come definire un progetto di improvement e delineandone i principi teorici e operativi.
In questo nuovo contributo, facciamo un passo in avanti, concentrandoci sugli aspetti più concreti che governano questo tipo di percorso. Parleremo di come ideare, realizzare e gestire un piano di miglioramento aziendale. Nello specifico, illustreremo quali sono le 3 fasi che caratterizzano questo processo, come implementarle e perché sono cruciali per il raggiungimento degli obiettivi di ottimizzazione produttiva.
La filosofia del miglioramento continuo
La strada che conduce verso i traguardi di miglioramento si costruisce attraverso piccoli, ma costanti progressi, di aggiustamenti continuativi. Ogni progetto viene monitorato e affinato regolarmente, con una frequenza di controllo che si ripete ciclicamente. L’avanzamento verso la meta finale è un impegno quotidiano, ma è del tutto naturale che, talvolta, sia necessario tornare sui propri passi per ripartire con maggiore slancio.
Questa filosofia di miglioramento continuo, propria della visione Kaizen, non solo ottimizza l’efficienza dei processi, ma è anche fondamentale per superare le resistenze al cambiamento da parte dei collaboratori e per rendere ogni membro dell’organizzazione parte attiva del percorso.
Le 3 fase del piano di miglioramento aziendale
Il percorso di miglioramento aziendale, secondo la metodologia EmProvement, si articola in tre fasi chiave:
- Assessment: l’analisi iniziale per definire lo scenario di partenza
- Sviluppo: la creazione di una strategia su misura
- Implementazione: l’attuazione concreta della strategia
Dedichiamo a ognuna delle tre fasi un approfondimento.
Assessment
Nel contesto di un progetto aziendale di miglioramento continuo, la fase di assessment rappresenta il punto di partenza. Si tratta di un’analisi approfondita e sistematica volta a valutare lo stato attuale del sistema produttivo, identificando i punti di forza e le aree di debolezza dei processi aziendali, ad analizzare le performance, i flussi di lavoro, le risorse e le tecnologie utilizzate e a raccogliere dati e informazioni oggettivi per avere un quadro chiaro della situazione.
Lo studio iniziale è necessario per identificare le lacune e le opportunità in essere per l’azienda. In particolare, nella fase di assessment si individuano i problemi, le inefficienze e le criticità che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi aziendali, si prende coscienza sulle potenzialità di miglioramento e le possibili soluzioni e si definiscono le priorità di intervento in base all’impatto e alla fattibilità.
La prima fase dura solitamente qualche giorno e si avvale di strumenti come l’analisi organizzativa, l’osservazione dei processi aziendali, check lists, interviste e focus group.
Sviluppo
La fase di sviluppo della strategia è il momento in cui, sulla base delle informazioni raccolte e analizzate durante l’assessment, si delinea la strategia di miglioramento. In questa fase, l’obiettivo principale è tradurre le lacune e le opportunità identificate in azioni concrete e in piani dettagliati.
Nello specifico, è qui che si individuano gli obiettivi di miglioramento (qui una guida che spiega come dovrebbero essere selezionati gli obiettivi), pianificando al contempo le azioni da intraprendere, le metodologie da adottare e gli strumenti da impiegare.
La progettazione richiede poche settimane e si articola attraverso attività di workshop, la mappatura dei processi aziendali e, ove necessario o quantomeno vantaggioso, il ridisegno dell’organizzazione aziendale.
Implementazione
La terza e ultima fase è quella in cui l’analisi di partenza e la definizione della roadmap operativa si traducono in azioni concrete, ovvero il momento dell’implementazione della strategia, con lo scopo di perseguire e raggiungere tutti gli obiettivi individuati, sia quelli che interessano i processi di produzione sia quelli relativi alla riorganizzazione dell’assetto aziendale.
Questa fase dura solitamente fra i 6 e i 9 mesi, poiché riguarda ogni aspetto dell’organizzazione aziendale, anche e soprattutto quelli strettamente legati al mindset e alla cultura aziendale. L’implementazione persegue talvolta una vera e propria rivoluzione in azienda, che interessa il modo di intendere e di applicare:
- La leadership
- Gli standard di processo
- L’assegnazione e applicazione dei ruoli in azienda
- L’idea stessa di Operational Excellence
È importante osservare che, in un percorso di definizione e implementazione di un piano di miglioramento, è necessario comunque adottare una visione a lungo termine, con un orizzonte temporale di 2-3 anni, per massimizzare i benefici della strategia di miglioramento.
D’altronde, il miglioramento continuo non giunge mai a una vera conclusione: una volta raggiunti gli obiettivi prefissati, è già ora di individuarne di nuovi, ripartendo dalla fase 1 del piano, stabilendo standard di produzione e organizzativi via via sempre più alti.
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