Quick and Dirty: testare le attività e risolvere problemi
Qualunque tipologia di azienda o di professionista può trovarsi nella condizione di dover gestire un’attività che esula dai propri standard produttivi o di dover individuare nuove soluzioni per problemi inediti. In questi casi, specie se facciamo riferimento a realtà produttive complesse, venire a capo del problema in tempi rapidi può risultare estremamente complicato e dispendioso.
Porre in essere un nuovo modello organizzativo, considerando l’eccezionalità della questione, non sarebbe la strada giusta da percorrere: troppo tempo da spendere, troppo poco tempestive le modalità di risoluzione. In questo caso, l’approccio consigliato è quello del Quick and Dirty, letteralmente rapido e sporco: di cosa si tratta e come funziona?
Quick and Dirty: soluzioni ‘sporche’, ma efficienti
Il principio fondante l’approccio Quick and Dirty si basa sull’obiettivo di fare le cose in modo rapido e ’rozzo’, al fine di pervenire in maniera tempestiva ad una soluzione e di verificare immediatamente come agire per portare a termine i progetti di miglioramento più velocemente possibile.
Si tratta, nel concreto, di un modello operativo pensato appositamente per la risoluzione di nuove problematiche o per implementare in modo efficiente accorgimenti operativi che, in un secondo momento, potranno essere rivisti, perfezionati, ottimizzati per renderli aderenti al proprio standard.
Il Quick and Dirty per accelerare il processo creativo
Il Quick and Dirty è anche un approccio rivolto al processo di elaborazione di nuove idee e soluzioni: in fase creativa (a tal proposito, vi consigliamo di leggere l’articolo “Trystorming nei processi produttivi: l’importanza di testare”), il flusso non deve essere ostacolato, ma agevolato attraverso un approccio che consenta di dare sfogo e continuità alla generazione di idee.
Ricercare soluzioni efficaci e, al contempo, eleganti, già nella primordiale fase di valutazione del problema e dei possibili approcci risolutivi, imporrebbe il dispendio di troppo tempo: tempo per individuare l’idea, tempo per strutturarla in un modello replicabile, tempo per perfezionare le piccole criticità. Capite bene che un simile approccio ritarda il raggiungimento di una soluzione realmente in grado di eliminare la criticità, causando un’ulteriore dilatazione delle tempistiche.
Il Quick and Dirty rappresenta un modello operativo vincente, perché veloce, dinamico e risolutivo nell’immediato. In una seconda fase, eventualmente, l’azienda può scegliere di rielaborare la soluzione ‘grezza’ secondo le modalità del miglioramento continuo, andando incontro a successivi migliorie, perfezionamenti e ottimizzazioni, fino a sistematizzarla. Intanto, però, l’emergenza va trattata come tale, in modo celere e appropriato.
Raggiungere l’obiettivo, minimizzare l’investimento
Il Quick and Dirty, come ormai sarà chiaro, è un approccio adatto a gestire questioni che non fanno parte dello standard operativo. In casi come questo, strutturare un modello organizzativo – dunque predisporre un nuovo standard – sarebbe sconveniente per una duplice ragione:
- Il dilatarsi delle tempistiche a fronte di un problema che richiede una risoluzione immediata.
- L’investimento richiesto. Destinare tempo e risorse alla definizione di soluzioni organiche per problemi sporadici significa investire su un sistema che, in futuro, potrebbe non essere mai più impiegato e, dunque, non apportare alcun tipo di beneficio strutturale all’azienda.
Il Quick and Dirty è l’approccio ottimale per mettere alla prova nuove soluzioni a fronte di problematiche inedite o al fine di raggiungere nuovi obiettivi operativi, organizzativi e produttivi. Questo metodo consente infatti di abbattere i tempi di implementazione e di testing; in tal modo, è possibile capire rapidamente se e in quali modalità le nuove idee possono concorrere a migliorare il sistema produttivo.
Il Quick and Dirty in breve
Dunque, il Quick and Dirty è un modello operativo pensato per la risoluzione di problematiche rare o criticità che si presentano occasionalmente in seno a un’organizzazione aziendale. Esso rappresenta anche una risorsa consigliata per introdurre e testare rapidamente nuove metodologie di lavoro, che in futuro potrebbero essere standardizzate.
Il Quick and Dirty è consigliato anche in fase di elaborazione di idee e soluzioni, poiché agevola il flusso creativo e accelera l’individuazione di nuovi approcci e idee.
Punti di forza del Quick and Dirty
- Rapidità nella risoluzione dell’investimento
- Scarso investimento
Punti di debolezza del Quick and Dirty
- Rischio di ripercussioni future se adattato a medio-lungo termine
Guide correlate
Vonoscere tutto su Lean Production, miglioramento continuo e metodo Kaizen?
Resta sempre aggiornato sul nostro blog: ogni settimana, pubblicheremo una nuova guida gratuita?
Scopri anche il nostro ebook dedicato a 360 gradi alla produzione snella:
EmProvement. Come migliorare le performance e il benessere nella tua azienda